Carissimo Pierluigi,
Che piacere sentirti, anche se solo sul blog!
Grazie, quanti complimenti. Comunque: non solo il maestro ha gli allievi che si merita, ma anche gli allievi hanno il maestro che si meritano.
Spero proprio che manterrai la promessa di venirci a trovare appena riesci.
Ti “correggo” affettuosamente: aikidoka si scive con la K (è giapponese), non con la C.
Io cerco di seguire l’insegnamento del mio doshu (maestro caposcuola). L’aikido, per come lo intendo io, non è sport o difesa personale o combattimento (c’è è già troppa aggressività e violenza a questo mondo), bensì è una filosofia di vita.
Soprattutto in questo momento in cui contano quasi solo i valori materiali di denaro e di possesso; in un momento in cui l’uomo si è smarrito, vorrei, nel mio piccolo, attraverso l’aikido, aiutare le persone che lo desiderano a ritrovare se stesse, a ritrovare i valori che contano nella vita e che oggi fanno sorridere (o ridere) molte persone. Forse sembrano molto forti, ma non hanno più il coraggio di riconoscere questi valori e li tengono nascosti profondamente dentro se stessi; e spesso sono concetti vuoti o addirittura distorti e abusati (vedi la parola pace!).
Quindi sono molto contento di leggere le tue parole di amicizia verso di me e verso gli altri “ragazzi e ragazze” che hanno praticato e praticano aikido con me.
Ciao e a presto.
Maurizio
Nessun commento:
Posta un commento